Siamo già arrivati a giugno, direi che è tempo di parlare delle cose belle del mese appena passato. Senza troppi preamboli. Buona lettura!
La serie: Chi ha l’abbonamento a Netflix, ad Amazon Prime Video e potrebbe addirittura beneficiare di Infinity e non vede nessuna serie? Chiaramente la risposta è colei che scrive su questo blog. Non ce la posso fare, se ho un attimo di tempo preferisco leggere. L’unica cosa che ho seguito con un minimo di costanza è il Giro d’Italia di ciclismo ma è tutto fuorché una serie tv. A dirla tutta non riesco a trovare la costanza e lo spirito giusto per appassionarmi e la notte quando mi metto a letto praticamente crollo. Consigliatemi qualche serie non troppo lunga che io possa vedere, magari non di quelle peso o che mi fanno partire in mille elucubrazioni mentali. Una sola cosa: se ci sono le risate finte registrate non è sicuramente la serie che fa per me.
Grazie in anticipo.
La lettura: Con i libri invece è un paio di mesi che va decisamente meglio che con le serie. Anche a maggio non è mancata la lettura agghiacciante (parleremo meglio nel wrap up di quali vette possa raggiungere lo sbigottimento in senso negativo durante una lettura, voi provate a indovinare di che libro si tratta) ma è stata compensata da un libro che ritengo tutti debbano leggere. Mi è piaciuto talmente tanto da dedicargli una sorta di incoerente recensione singola che potete trovare qua. Mi riferisco, ovviamente a Circe di Madeline Miller, rivisitazione (termine estremamente riduttivo) del mito e della figura della maga e dea che trasformava gli uomini in porci, in realtà grande metafora della condizione femminile molto più moderna di quanto non possa far pensare l’ambientazione. Veramente bello e doloroso (perché leggere certe cose fa male ve lo assicuro) ma necessario.
Non posso fare altro che ripetere pure qua la mia speranza che venga tradotto in italiano al più presto affinché lo possano leggere anche le persone che non conoscono l’inglese o, giustamente, non se la sentono di leggere in lingue diverse dalla propria lingua madre.
L’evento: non è un vero e proprio evento ma c’è stato un giorno, il 13 maggio scorso he ha segnato una scelta che potrebbe scombinare la mia vita per i prossimi anni. Ne saprete di più il mese prossimo perché se a maggio c’è stata la scelta di affrontare un determinato percorso a giugno c’è il confronto con la realtà. Insomma non basta che io scelga devo anche essere scelta. Wish me luck, non so che altro dire…
L’oggetto: Sono banale se dico l’ombrello? No perché questo mese appena passato è stato un susseguirsi di giornate chiaramente rubate ai mesi di novembre e dicembre e donate a maggio. Solo negli ultimi giorni le temperature si sono sollevate sostanzialmente, altrimenti la sera a casa era il caso di accendere la stufa.
La seconda opzione è pur sempre banale ma mai mese come questo appena passato è stato caratterizzato dalla presenza del cellulare come strumento di “lavoro”. Io non amo stare al telefono ma questo mese appena passato ho dovuto tenerlo sempre con me perché serviva fossi praticamente sempre reperibile. Su questo fronte non si prospettano miglioramenti nei prossimi mesi, anzi la situazione potrà solo peggiorare.
Il cibo/bevanda: Il gelato, ovviamente artigianale. Rigorosamente ai miei gusti preferiti (che, per chi non lo sapesse sono frutti di bosco e After Eight). Sono pignola per quanto riguarda il gelato, se non trovo una gelateria artigianale preferisco non mangiarlo, i carte d’or del bar sono il mio nemico giurato. Al mio paese non c’è alcuna gelateria artigianale (c’era quando ero una bambina ma ora non più) e quindi devo aspettare di andare a Sassari o Alghero per gustarne uno buono perché una gelateria non vale l’altra.
Anche per questo mese abbiamo portato a casa qualcosa di più o meno bello. Quali sono i vostri preferiti del mese passato? C’è qualche serie, libro o anche film (anche se io non ne parlo mai da queste parti) che volete consigliarmi? Fatemelo sapere con un commento.
A presto e buone letture!
PS: Cercherò di pubblicare il wrap up di maggio il più presto possibile, come dicevo nel post dedicato a Circe, questi primi dieci giorni di giugno saranno veramente impegnativi e ho poco tempo per fare qualsiasi cosa.
Circe mi ispira tantissimo.
Come serie tv non ti posso consigliare molto perché sono rimasta anch’io molto indietro. Le uniche un po’ sul leggero ma non troppo che mi vengono in mente sono Stranger Things e Speechless. La prima in stile Goonies ma sul genere fantasy/mistery, la seconda una sit-com (senza risate) con protagonista la famiglia di un ragazzo affetto da paralisi cerebrale. Carina e gli episodi durano circa 20 minuti l’uno. Racconta la disabilità in maniera leggera, e scherza sia sui pregiudizi che sul politicamente corretto. Non so se siano il tuo genere ma, come ho detto, sono rimasta indietrissimo con le serie tv 😦
Ciao! Stranger Things l’ho visto e sono miracolosamente in pari. Speechless la segno, appena finisce questo casotto di proporzioni epiche le darò sicuramente uno sguardo. Grazie mille per i consigli!
Ma ciao! Anch’io rientro nella categoria di chi riesce a sfruttare ben poco dei propri abbonamenti per serie tv. Dopo anni (ormai) di Prime Video incluso nell’abbonamento ad Amazon Prime, finalmente mi sono decisa a provarlo con “The Terror”, dal romanzo di Dan Simmons. A me è piaciuto molto. Certo, forse ricade un po’ nella categoria “peso” perché ispirata alle vicende dell’Erebus e della Terror, disperse nel tentativo di scoprire il passaggio a Nord-Ovest, con l’aggiunta di elementi sovrannaturali e horror…
Sul fronte “qualcosa di totalmente disimpegnato”, su Netflix ho visto la versione live action di Itazura na Kiss:mi sono divertita, anche se ammetto di rimanere sempre perplessa dalla capacità dei giapponesi di riporre anche “in carne e ossa” espressioni, faccine e atteggiamenti a cui sono abituata in manga e anime, ma che mi fanno una strano effetto dal vivo…
Mi segno Madeline Miller e il suo “Circe” sotto la voce “libri che aspetto che vengano tradotti in italiano, ma che mi dovrei decidere a leggere in inglese perché più facilmente reperibili e a prezzo più basso”; ho visto infatti che in italiano abbiamo solo”La canzone di Achille” e il prezzo dell’ebook è piuttosto altino…
Cocludo con un bel “in bocca la lupo!”
A presto
Ciao!Il drama di Itazura na Kiss l’ho visto anche io e la mia reazione ai drama è sempre la stessa: per quanto carini e divertenti li trovo sempre esagerati e caricati, al limite del palesemente finto.
The Terror me lo segno e lo lascio per tempi in cui sarò più “predisposta”, ora ho bisogno di relax.
Per la questione libri in inglese vs italiano, la maggior parte delle volte che leggo in inglese un libro disponibile anche in italiano la motivazione è una: costa molto meno in inglese. Purtroppo non posso permettermi di comprare a occhi chiusi, quindi queste riflessioni le devo fare.
Ah si, grazie mille per l’augurio, ne h sicuramente bisogno XD
Ciaooo!
Ti ho nominata per il My World Award 2018!
Se ti va di partecipare ti lascio il link del mio post:
https://unabuonalettura.blogspot.com/2018/06/my-world-award-2018.html